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sabato 31 luglio 2010

Elogio dell'ignoranza



Noi vi amiamo

Elogio dell'ignoranza

Quella che faccio è un'esortazione. Accorata. Un appello sentito. Di più. Un comandamento che dovete - si, dovete - iscrivere nel vostro breviario quotidiano. Nel vostro cuore.

Diventate più ignoranti.

A cosa vi serve sapere quello che succede? Ditemelo, a cosa vi serve? Siete più tranquilli? No. Siete più allegri? No. E allora basta con questa ricerca inutile e infruttuosa. Date retta a me, io lo so. Io lo so meglio di voi. Ignorate. Sempre di più. Diventate ignoranti. Andate al mare, guardate mtv, comprate un paio di occhiali nuovi. Siete tristi? Compratevi una tv lcd, anzi no led. E guardatela, molto. Ma non cercate notizie. Guardate i reality, li abbiamo fatti per voi. Guardate i programmi di cucina, guardate la pubblicità e nel dubbio comprate.

Lasciate stare i libri, se proprio dovete prendete un bel giallo. Ma d'estate. Leggete poco però, fate il bagno, guardate i vicini d'ombrellone. E se non avete i soldi prendete un prestito, ma andate in vacanza. Dovete andare in vacanza. Divertitevi. Divertitevi! DIVERTITEVI COMUNQUE!

L'amore vince sempre

Fate come noi, noi siamo tristi? No. Siamo pensierosi? Men che meno. Andiamo in vancanza? E certo, ci mancherebbe. E siamo abbronzati, siamo belli, siamo come voi potete diventare. Ma non leggete, lasciate perdere, tanto il mondo è complicato e ci sono persone ammodo, persone onorate che lo gestiscono per voi. Fidatevi, per voi, solo per voi, noi vi vogliamo bene. Ma non leggete, non vi informate, e soprattutto, SOPRATTUTTO non vi incazzate. No, lasciate stare l'odio, l'odio no, l'amore invece, ecco si l'amore, L'AMORE dovete volere, amate tutti, amate noi e non praticate l'odio, perché NOI VI AMIAMO. NOI VI AMIAMO DAVVERO MOLTO e facciamo tutto per voi, per il vostro bene e se le cose vanno male, beh allora è perché meglio di così non possono andare.

Ma voi date retta a me, date retta a noi, cercate di diventare più ignoranti, perché a sapere le cose non c'è guadagno, potete solo peggiorare, perché la conoscenza genera mostri. Ricordate, il sonno dell'ignoranza genera mostri. Essere informati vi renderà più nervosi, troppe notizie, troppe cose per cui vi potreste inutilmente arrabbiare e poi dalla rabbia all'odio il passo è breve. E l'odio genera agitazione e l'agitazione genera movimento e il movimento genera violenza e noi poi dovremo fermare questa violenza e dovremmo essere violenti con voi e noi non vogliamo perché vi amiamo, ci dovete amare non ci potete odiare no e allora, per favore, VE LO CHIEDIAMO PER FAVORE: restate ignoranti e se ancora non lo siete DIVENTATELO.

Perché noi vi amiamo e anche voi, in un modo o nell'altro, ci amerete.




Sono Web Designer, Web Master e Blogger, creo siti internet e blog personalizzati
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MIO SITO  :  http://www.cipiri.com/
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mercoledì 28 luglio 2010

Sentirsi bene nudi



Qualunque sia il grado di perfezione fisica, mostrarsi senza veli, o coperti da un costume ridotto, è una situazione che spesso mette a disagio. Siamo sempre molto severi con noi stessi, ma proviamo a smetterla con questo atteggiamento e cerchiamo di scovare quell’autenticità che ciascuno possiede. La vera sensualità può trasgredire tutti i canoni estetici!


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Lo sguardo inquisitore che posiamo sul nostro corpo deriva dalla somma di tanti sguardi ricevuti nella nostra vita. Commenti non proprio appropriati di genitori, famigliari, amici, fidanzati, che restano impressi nella nostra memoria anche a distanza di anni. Ogni tanto queste vocine emergono e ci ricordano che quella parte del nostro corpo investita da tanti sentimenti negativi ha qualcosa di sbagliato. Per questo motivo ogni volta che dobbiamo confrontarci con il nostro corpo privo di veli ci sembra di dover superare un esame con estrema sofferenza . In questo modo il corpo viene vissuto come un peso ingombrate, qualcosa che portiamo in giro ma che non ci appartiene. Eppure stare bene nudi è un modo per sentirsi liberi e sensuali. Come riuscire ad apprezzare il nostro corpo?
Amore per il corpo
Il corpo è plasmato dalla mente per questo bisogna per prima cosa spezzare quei pensieri negativi e pensare che il nostro corpo non è che l’altra faccia dell’anima, il simbolo di una profonda intimità, e merita amore e attenzione. Per recuperare questo affetto verso di noi possiamo avere attenzione per i piccoli gesti quotidiani di “manutenzione” e trasformarli in momenti di attenzione per se stessi, cura e conoscenza di sé.
Vivere bene col proprio corpo
Gli esercizi per vivere bene con il corpo
  1. Fare pace con la nudità: Ogni giorno è importante prendersi qualche piccola pausa per prendere contatto con il proprio corpo: respirare a fondo con gli occhi chiusi, annusarsi la pelle, accarezzarsi braccia e gambe. Massaggiarsi il corpo con oli e creme e percorrerlo tutto con le mani. L’automassaggio aiuta a ricordarci che siamo tridimensionali, fatti di pelle, scheletro, carne e muscoli.
  2. Spogliarsi e lavarsi lentamente: Bisogna imparare a non spogliarsi meccanicamente ma rallentando i ritmi, togliendo un capo alla volta, con calma, facendo delle pause e ascoltando le sensazioni che emergono. Sollievo? Imbarazzo? Vergogna? Non giudicate le sensazioni ma accettatele. Lo stesso esercizio va ripetuto sotto la doccia: esplorate il corpo, sentite la morbidezza, le curve.
  3. Guardarsi allo specchio: Ora mettetevi davanti allo specchio, vestiti, e guardatevi; ma quello che appare, agghindato e coperto, non è il vostro corpo. Osservarsi nudi è un’altra cosa, e se di solito lo si fa frettolosamente, o proprio non lo si fa, è perché si temono le emozioni che possono venire a galla. Mettete uno specchio intero in bagno, così da osservarvi durante i vostri gesti quotidiani di lavarsi e mettere la crema. Serve per familiarizzare con la vostra immagine; all’inizio è faticoso, ma con il tempo diventerete amici del vostro corpo.
  4. Osare: Stare nudi è naturale, in casa, senza pensieri morbosi e condanne, regala un senso di libertà. C’è chi ama anche vivere la nudità in natura, ma se l’imbarazzo è troppo forte non perdete l’occasione di stare almeno a piedi nudi!

Camminare a piedi nudi



Nel parco, sul prato, sui ciottoli o sulla sabbia:
 toglietevi le scarpe
 e affondate i vostri piedi nudi su una di queste superfici.
 leggi qui

 http://cipiri3.blogspot.it/2010/07/camminare-piedi-nudi.html





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giovedì 22 luglio 2010

Lenti a contatto




Ecco le regole base per utilizzare

 le lenti a contatto

 al posto degli occhiali da vista.

Le lenti a contatto sono veri e propri dispositivi medici, che, come gli occhiali, devono essere scelte con la massima attenzione e assolutamente in modo personale, in base alle reali e concrete esigenze dell’occhio, ai suoi problemi, e alle sue necessità.
La regola vuole prediligere generalmente gli occhiali, che ogni tanto permettono all’occhio di riposarsi, basta toglierli et voilà, il gioco è fatto. Mentre con le lenti a contatto la cosa diventa leggermente più complessa.
La scelta delle lenti ricade comunque in linea generale per ragazzi e adulti, ma non per i bambini, i quali se hanno dei problemi di vista verranno consigliati verso gli occhiali, ormai ne esistono di coloratissimi e molto simpatici.
Le lenti rispetto a qualche tempo fa, si sono evolute e migliorate, ad esempio ne esistono di tre tipi:
  • Lenti rigide
  • Lenti semirigide
  • Lenti morbide
Astuccio lenti a contattoSi tratta di piccole calotte trasparenti che hanno il fine di correggere i più svariati difetti tra cui ad esempio, miopia, astigmatismo e ipermetropia. Non sono adatte a tutti gli occhi, poiché alcune persone hanno una maggiore necessità di respirazione oculare, e in questo la lente limita moltissimo.
Dall’altro canto presentano diversi vantaggi, primo fra tutti la praticità, infatti, una volta che s’impara a gestirle, inserirle, toglierle, ecc, tutto è molto semplice e comodo.
È necessario seguire i consigli e le regole date dall’oculista e dall’ottico, i quali spiegano bene come tenerle, conservarle, usarle.
Tra i consigli più semplici ad esempio:
  • Usare sempre il liquido apposito per permettere una corretta igiene
  • Pulizia lenti a  contattoAvere sempre le mani pulite prima di metterle e toglierle
  • Come per altri oggetti o anche per i cibi, anche le lenti a contatto hanno una data di scadenza, leggerla attentamente, prima di usarne di vecchie e scadute
  • Togliere le lenti a contatto prima di andare a dormire
  • Le lenti a contatto si possono tenere mentre si pratica un’attività sportiva
  • È consigliabile avere degli occhiali da vista, nei casi in cui le lenti per vari motivi non si possano usare (ad esempio un’infiammazione, bruciore, perdita, ecc).
In ogni caso consigliatevi sempre bene con l’ottico, il quale sarà anche in grado di effettuare il test di tolleranza sul paziente, per poi decidere le lenti migliori per lui.
Da tenere presente le lenti giornaliere, quelle anche dette “usa e getta”: igieniche, non danno problemi di infezioni, si usano di solito però saltuariamente.
Un ultimo consiglio riguarda la pulizia: va effettuata con attenzione, usando sostanze specifiche come ad esempio sostanze di tipo anionico, nonionico e anfotere. Si usano anche sostanze antisettiche a base di benzalconio, clorexidina ecc. Il risciacquo si effettua invece con  soluzioni saline. La disinfezione serve per evitare situazioni patologiche causate da agenti eziologici vari, come batteri o germi.
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martedì 20 luglio 2010

LINKS: MIO LAVORO IN RETE

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mercoledì 14 luglio 2010

Chef personale a domicilio

Siete appena entrati in casa, sono le 19 passate, siete stravolti e avete solo voglia di fare una doccia, ma la cena è da preparare. Oppure stessa scena post lavorativa, con l’aggiunta dell’attesa di colleghi o amici per cena, e con l’imbarazzo di non sapere cosa cucinare. Nessun problema: ciò che fa per voi si chiama personal chef!



Federazione Nazionale Personal Chef logoSi tratta dello chef a domicilio, che arriva, spadella, prepara, riempie la casa di profumi e intingoli vari, soddisfa i vostri palati e magari anche quelli di amici e ospiti vari e, prima di andare via, vi riordina anche la cucina! Una nuova moda, particolarmente apprezzata da chi non ama stare in cucina o ha semplicemente voglia di fare bella figura facendosi aiutare in occasioni speciali, tipo cene di colleghi o cerimonie in casa.
Questa tendenza è arrivata anche nel nostro Paese, ma è di derivazione anglosassone. In Italia il cuoco Mirko Squadroni ha deciso di fondare la Federazione Nazionale Personal Chef, di cui fanno parte ben 120 cuochi pronti a correre ai vostri fornelli ed essere dei veri e propri cuochi “in affitto”. C’è poi il sito Cucinami.it, che ne raggruppa addirittura più di 500, dislocati per l’intero stivale.
Pranzo a casa tra amiciIl personal chef riceve il nostro incarico, si impegna a fare la spesa, ad organizzare la cena o il pranzo o il brunch, a cucinare, servire a tavola e poi sistemare tutto perfettamente. A noi quindi non resta che rilassarci, gustare le deliziose portate, e pagare il conto! Lo chef a domicilio non è un servizio di catering, bensì una preparazione sul luogo, direttamente sui fornelli di casa, il bello è proprio questo. Si tratta di chef professionisti, liberi professionisti per intenderci o, come si usa dire ora, free lance che cucinano a casa nostra.
Serviti e riveriti, rilassati senza alzarsi mille volte da tavola per assicurarsi che il soufflé non si ammosci, che la pasta non scuocia, che la torta non bruci ecc.

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Ma quanto può costare un servizio del genere? Per due persone il costo si aggira mediamente dai 100 ai 150 euro a persona, tutto compreso. Se invece gli invitati sono tanti, diciamo più di 10, il Antonello Colonna  personal chefcosto scende a 50 euro a persona.
È possibile anche, compatibilmente con le proprie tasche, avere a casa propria anche chef famosi. Ad esempio, se volete niente di meno che Antonello Colonna, colui che ha cucinato per vip come Sting o Woody Allen o Mara Carfagna (la bella parlamentare ricevette da Berlusconi come regalo di compleanno una sontuosa cena a domicilio preparata da questo famoso chef), con “soli” 320 euro a testa lo potrete vedere girare nella vostra cucina e servirvi a tavola le sue prelibatezze.
Per un cuoco decidere di dedicarsi all’attività di personal chef è una scelta molto originale, che permette di staccare dai soliti orari vincolanti e pesanti del Personal chef a  domicilioristorante. In questo modo si guadagna maggiore libertà e, a livello economico, la crisi si sente di meno.
Per i clienti è un gran vantaggio, che permette di stare comodamente seduti a tavola, nell’intimità della propria casa, e gustare le pietanze preferite cucinate ad hoc: la soluzione “cotta e mangiata”, come si dice a Roma! Buon appetito a tutti!


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Control freak - Siete "maniaci" della perfezione e del controllo su tutto ....

Siete "maniaci" della perfezione e del controllo su tutto, dalle azioni ai sentimenti? Potreste rientrare nella schiera dei control freak. Vediamo insieme cosa significa.

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Controllare gli altriSiete persone molto efficienti, perfezioniste, meticolose, a cui nessun particolare passa inosservato? Molto ligie al dovere e attente a non sbagliare? Amate “comandare” gli altri e rappresentare il soggetto alfa, cioè il così detto capo branco, quello capace di prendere le decisioni e farle rispettare? Se qualcosa va storto faticate ad accettarlo?
Se avete risposto sì a tutte queste domande, o comunque alla maggior parte, bene allora siete control freak e forse non sapevate nemmeno di esserlo!
Essere un/una control freak significa avere la necessità quasi ossessiva di avere tutto sotto controllo, di dover dirigere gli altri nelle loro piccole e grandi scelte o azioni quotidiane e lavorative.
Si tratta spesso di persone con un senso di superiorità abbastanza forte, spesso però celato, diciamo non sempre palese ed evidente. La necessità di pianificare, controllare, dirigere, organizzare, nasconde sovente una mancanza di fiducia parziale, ma spesso anche totale, negli altri. In sintesi si crede che gli altri non siano alla propria altezza, incapaci di gestire tutto al meglio e come noi! Imprevisti o eventi o appuntamenti pianificati, non possono essere demandati a nessun altro, poiché nessun altro sarebbe in grado di gestirli adeguatamente. Tutto è calcolato nei minimi particolari, ogni dettaglio è tenuto massimamente in considerazione, ogni piccola cosa è seguita step by step.
Se per caso si dovessero verificare dei seppur piccoli cambiamenti, questi saranno sicuramente fonte di stress enorme, di disagio.
Da cosa nasce questo comportamento?
La paura di commettere degli errori, di  sbagliare “umanamente” è visto e vissuto come qualcosa di inaccettabile, il bisogno di controllare tutto mantiene la situazione sotto controllo, evitando che qualcosa possa andare storto.
È una sete esagerata di potere, di paura ben nascosta, ma assolutamente presente, di fallire, di rimanere delusi, in primis da se stessi. Il prezzo della perfezione e della troppa sicurezza è ciò che va pagato per nascondere in realtà l’insicurezza e l’insoddisfazione che permangono sempre di sottofondo.
Come si vive accanto ad un control freak?
Desiderio di  controlloMale! O comunque è possibile dire che non è semplice stare al passo con lui o lei. In un mondo in cui la perfezione è aliena, cercare di raggiungerla sempre e ad ogni costo, per chi non è control freak, è molto difficile e innaturale, ecco perché non è semplice vivere accanto a queste persone.
Cosa fare per migliorare e “curare” questo comportamento eccessivo?
Se ci si riconosce come control freak, prima di tutto, imparare a concedere delle pause, degli spazi e delle vedute più rilassate della vita. Iniziare a fidarsi maggiormente degli altri, delle capacità altrui. All’inizio sarà davvero molto difficile, ma poi si imparerà a vivere meglio, senza troppi affanni, senza stress eccessivo.
Essere meno chiusi e sul piedistallo o, peggio, sulla difensiva, aprirsi agli altri aiuterà a conoscersi meglio e a pretendere da stessi il giusto e non l’impossibile.
Essere più spontanei, avere più fiducia in primis in se stessi, solo in questo modo se ne avrà anche verso gli altri.
Se il bisogno di controllo ha raggiunto dei livelli davvero troppo elevati, sarà il caso d parlarne con uno psicologo, il quale darà il giusto sostegno e percorrerà con voi il percorso più opportuno e adeguato.


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BachecaWeb . .

venerdì 9 luglio 2010

Come ottenere una borsa di studio




In Italia gli studenti che accedono all’università sono davvero tanti, ma spesso studiare è sinonimo di costi proibitivi. Per questo motivo molti ragazzi e le loro famiglie ambiscono ad ottenere una borsa di studio. Ma come si accede a questi aiuti?

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Gli studenti in difficoltà
Per borsa di studio si intende il contributo concesso agli studenti meritevoli e privi di mezzi per aiutarli a mantenersi l’università. Sono assegni erogati dalle Regioni e Province autonome attraverso le agenzie che ne gestiscono i fondi e le università stesse, ma possono essere stanziate da fondazioni e altri enti pubblici e privati. Per ottenerle bisogna partecipare a un concorso che valuta sia il merito che le condizioni economiche.
In cosa consistono
Gli studenti che ottengono la borsa di studio ricevono un assegno ogni sei mesi e sono esonerati dal pagamento di tasse e contributi universitari. Dove previsto possono usufruire anche di un alloggio e un pasto al giorno gratuito o a costo ridotto. L’importo dell’assegno vari da regione a regione e dalla condizione economica dello studente. Più il reddito familiare è basso, più la distanza tra casa dello studente e ateneo è maggiore, più alto è il contributo. Vengono dati sostegni anche a chi partecipa all’Erasmus o ad altri progetti di mobilità internazionale e si laurea entro i termini prefissati.
A carico delle Regioni
Per la richiesta di borse di studio alla Regione, gli studenti devono soddisfare solo i criteri economici; il merito viene valutato solo in seguito. I bandi per le richieste escono nei mesi estivi e la domanda va presentata entro settembre con l’autocertificazione dei requisiti e nelle modalità richieste. Le borse di studio non vengono accettate se si riscontrano errori o dichiarazioni false. Dopo aver preso in considerazione tutte le richieste, l’ente stila una graduatoria, e per carenza di risorse spesso non tutti gli studenti idonei la ottengono.
A carico dell’Università
Anche gli Atenei stanziano dei fondi per gli studenti meritevoli e privi di mezzi economici. A beneficiarne per primi sono i ragazzi esclusi dalla Regione per mancanza di fondi. Alcune università stanziano gli assegni solo per merito senza valutare le condizioni economiche; in questi casi la media dei voti deve aggirarsi intorno ai 27/30.
Il merito
Per accedere alle assegnazioni è fondamentale avere un buon rendimento e aver ottenuto il numero minimo di crediti formativi o di esami previsti dal bando, entro il 10 agosto dell’anno di presentazione. La graduatoria sale se si è regolari con gli esami e se i voti sono alti.
La condizione economica
Gli studenti con possibilità economiche ridotte hanno più probabilità di ottenere la borsa di studio. La condizione economica del nucleo familiare si valuta su due coefficiente: l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e l’indicatore della situazione patrimoniale (Ispe). Per il calcolo bisogna rivolgersi al Comune, al Caf o all’Inps.
A chi rivolgersi
Per avere informazioni circa gli interventi di diritto allo studio attivi nella propria università, i ragazzi possono rivolgersi alle segreterie di facoltà e agli uffici specifici. Anche i siti internet delle università e delle agenzie di diritto allo studio danno numerose indicazioni.


   
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Piante che attirano le farfalle



Le farfalle sono animali affascinanti. Se vi piacciono potete attirarle nel vostro balcone o giardino con delle piante rampicanti, fiori colorati e piante aromatiche. Vediamo quali.


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Le farfalle hanno qualcosa di magico e di fantastico che i bambini ben conoscono e per questo ne sono attratti, ma anche un adulto dall’animo gentile e sensibile apprezza la leggiadria, l’eleganza, la bellezza e l’unicità dei loro colori.
Quanti di noi vorrebbero poter vedere più spesso le farfalle, senza aspettare una passeggiata in un prato o in collina?
Detto, fatto! Ecco alcuni semplici consigli per avere la possibilità di ammirare bellissime farfalle che ci svolazzeranno sul terrazzo, basterà scegliere le piante giuste e il gioco sarà fatto. Piante rampicanti
L’esposizione migliore delle piante dovrebbe essere a Sud, punto in cui l’aria è più calda (o meglio tiepida) a partire dal mattino, ed è riparata dal vento.
Edera e caprifoglio tra i rampicanti, sono le piante preferite dalle farfalle, ad esempio nelle leggende celtiche il caprifoglio è proprio la casa delle fate e quindi lì vi dimorano con assoluta naturalezza le farfalle!
Nell’edera e nel caprifoglio i bruchi delle farfalle possono ben svilupparsi, occhio quindi a non ucciderli!
Per far sviluppare bene i rampicanti disponete le grate accanto alle fiorire, in questo modo darete il giusto e solido sostegno alla pianta, usate terriccio universale e non dimenticatevi di aiutare la pianta con del concime adatto.


Piante in vaso
Per le piante in vaso, scegliete quelle ricche di nettare come ad esempio i nasturzi, l’eliotropio (facente parte della famiglia delle Borraginaceae), da avvicinare alle piante aromatiche quali ad esempio ilrosmarino, la salvia, la menta da cui le farfalle sono attratte grazie al profumo fragrante dei fiori.


Farfalle attirate
  • Celastrina: una farfalla con le ali azzurre come il cielo e i delicati riflessi rossi dei tramonti, il maschio volerà soavemente sul vostro balcone, mentre le femmine hanno la stessa colorazione ma più chiara.
  • Falena tigrata: farfalla con le ali scure e piccole macchie chiare.

Piante in giardino
Chi ha la fortuna di avere una o più aiuole allora può sbizzarrirsi con settembrini, fiordalisi, veronica.
Oppure optare per carote e finocchi, di cui sono ghiotti i bruchi.


Farfalle attirate
  • Macaone: con le sue grandi ali, è molto appariscente di colore giallo e nero, una bella fascia blu e macchia rossa non può passare inosservato I bruchi di questa farfalla sono altrettanto belli e io che ho avuto la fortuna di vederli vi posso assicurare che sono davvero  uno spettacolo della natura!

Siepi per giardino
Avete un giardino ben cintato da una lunga siepe, o meglio vorreste cintare il vostro spazio? Meglio allora saperla scegliere oltre che bella anche con la capacità di arricchirsi di farfalle!
La siepe dev’essere riparata dal vento, con una buona luce durante la giornata. Biancospino, lillà, salice bianco, agrifoglio e prugnolo si prestano a creare delle belle siepi in cui sicuramente si svilupperanno i bruchi dai quali nasceranno poi delle belle farfalle.
Per piantare la siepe è bene fare una bella buca di almeno 40 cm, calcolando circa 60 cm da una pianta all’altra.


Farfalle attirate
  • Cedronelle: con ali arancioni per i maschi e verde chiaro per le femmine
  • Caraxe: con ali arancioni sopra e maculate sotto.


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Scambio casa per vacanza





Scambio casa per vacanza

Uno dei modi alternativi di fare vacanza è scambiare la casa con qualcun altro. Ormai è diventata un’attività organizzata ed efficiente, ci avete mai pensato?



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Avete mai pensato che si potrebbe visitare posti e Paesi semplicemente cambiando la vostra abitazione con quella di qualche sconosciuto? Come fanno nel film L’amore non va in vacanza Kate Winslet e Cameron Diaz che si scambiano la casa. Questo è uno degli ultimi modi per fare una vacanza diversa, spendendo poco, e magari imparando qualcosa in più di come si vive in altre parti del mondo. Quest’attività è anche utile quando si deve soggiornare temporaneamente in qualche città o località per eventi particolari come fiere, festival, manifestazioni particolari.
Ma come si può fare?
Non preoccupatevi se avete un monolocale o se invece la vostra famiglia è numerosa, esistono gruppi organizzati in alcuni siti internet nazionali, ma soprattutto internazionali, dove  iscrivendosi si ha modo di poter “condividere” la propria casa. In quelli più organizzati si deve versare una quota minima associativa annuale, che serve per avere una tutela assicurativa ed è prova di ulteriore serietà del servizio; spesso se non fate nessuno scambio casa nel primo anno, il secondo anno non dovrete versare nulla. In altri siti la visibilità della vostra casa è gratuita, ma è consigliabile tutelarsi con una minima spesa di assicurazione.
Scelto di utilizzare questa formula innovativa di vacanza, in seguito si devono fornire le informazioni sulla propria abitazione e su dove invece si vorrebbe andare. I dati fondamentali da inserire sono, per esempio:
  • tipo di casa: appartamento (indicare se con ascensore o meno), villetta, porzione di corte, etc.
  • numero di stanze e descrizione: quante camere da letto, quanti bagni, con terrazzo o balcone o senza
  • posizione: in centro, in periferia, in campagna o la distanza dal centro più vicino
  • dotazioni particolari: accesso disabili, satellite, wireless, etc.
  • animali: possibilità di ospitare animali domestici e di che taglia
  • servizi pubblici: autobus, tram, metropolitane, negozi, supermercati, strutture sportive, musei
Fatto questo elenco è poi possibile indicare, se ci sono, le preferenze della località con cui si farebbe cambio e anche in quale periodo dell’anno, un esempio:
  • Località preferite: New York, Parigi, Londra
  • Periodo disponibile: tutto il mese di luglio o dal 10 al 20 agosto
Potete scegliere voi se lasciare anche a disposizione anche la vostra auto.
Ovviamente, più ci sono vincoli e più “difficoltà” si incontreranno per far combaciare il tutto.
Lo scambio può anche non essere simultaneo, sicuramente dipende dagli spazi che voi avete ha disposizione se ospitate nella casa in cui abitate. Oppure potete scegliere di ospitare nella vostra seconda casa, se ne avete una, e quindi la contemporaneità non è indispensabile.
Sembra tutto così semplice, vero? Sicuramente uno dei vincoli maggiori, ed è per questo che in Italia questo modo di fare vacanza non è così diffuso, è che noi siamo molto gelosi della nostra casa, a volte abbiamo un vincolo quasi morboso con la casa e quello che vi è contenuto, quindi alcuni si inorridiscono a pensare che qualcuno possa usare le nostre lenzuola, le nostre pentole o il nostro lavandino, per non dire di peggio.
Altra nostra paura è comunque avere danni in casa, perché sì, con l’assicurazione si riesce a compensare, ma è sicuramente un fastidio. Potete stare quasi tranquilli, nel senso che chi sceglie questa modalità di vacanza solitamente ha riguardo come se fosse casa propria ed ha il massimo rispetto delle cose degli altri. Se qualcuno fa il furbo, basta fare una segnalazione al sito attraverso cui si è fatto l’accordo e immediatamente il “trasgressore” verrò cancellato dagli elenchi.
Siete ancora scettici? Curiosate questi siti: Scambiocasa, Home Exchange Vacation, Homelink. Trovate informazioni, potete fare domante e tanto altro, e poi valutate voi se provare o no. Potrebbe anche essere un modo per fare amicizia, e magari, proprio come nel film L’amore non va in vacanza, trovarsi un fidanzato…e che fidanzato!



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PC: I disturbi da pc

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mercoledì 7 luglio 2010

Glamping: camping ecologico e molto glamour

Vi piace la vacanza in campeggio perché siete a contatto con la natura, ma rimpiangete le comodità di casa? Allora fate le vacanze in un gampling: campeggi ecologici ma glamour.


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Stufi di riempire la macchina con sacchi a pelo, tende, moschettoni, tubi flessibili? Infastiditi dalla prospettiva di code e bagni condivisi con tante altre persone? Amate il campeggio, ma vorreste un po’ più di comodità, e vorreste evitare i costosissimi hotel? Beh, su questo poi vedremo se essere green significhi sempre essere “poco spendaccioni”! Ecco la soluzione alle vostre esigenze: sono in arrivo i glamping, cioè i campeggi ecologici e di lusso.
La parola glamping deriva dal matrimonio tra camping e glamour, cioè campeggio sì, ma glamour anche! Si tratta di campeggi ecologici in cui troverete tutte le comodità possibili e immaginabili a partire da comodissimi letti, doppie camere in cui sistemarvi con l’intera famiglia a seguito, il vostro bagno personale, fresche e profumate lenzuola, Wi-Fi, riutilizzo delle acque, piscine, energie rinnovabili e arredi molto trendy e all’ultimo grido in campo di design e architettura.
In Francia e in Inghilterra sono realtà già presenti da tempo, in Italia le cose si stanno già muovendo verso questa nuova tendenza, anche perché si tratta di un motivo non solo economico ma anche ambientale.
I campeggi, vuoi per la crisi economica, vuoi per il contatto con la natura, stanno riscuotendo sempre più successo, molto di più rispetto agli anni passati, e quindi il glamping si inserisce perfettamente in questo nuovo contesto molto green e molto economico rispetto ad altre soluzioni vacanziere.
Gli architetti si stanno sbizzarrendo e si distinguono coloro che impostano il loro lavoro e le loro consulenze per la creazione di glamping in cui non vi è il lusso, ma la qualità e la scelta di materiale ecocompatibili ed ecologici.
Qualche indirizzo?
I campeggi francesi e canadesi di Huttopia offrono soluzioni sicuramente non spartane, si tratta di veri e propri villaggi all’insegna dell’ecologico, in cui per una sola notte di sistemazione si arriva anche a 100 euro. Energia solare, bici, materassi in lattice e biancheria ecologica sono solo alcune delle “chicche” offerte agli ospiti.
Glamping  Elqui Domos CileVi interessa il Cile? Allora ecco un posto davvero intrigante e magico Elqui Domos, in cui potrete dormire in camera con vista planetaria, modello osservatorio stellare. I prezzi qui vanno dai 100 ai 300 dollari.
Certo direte, ma non doveva essere economico? Beh sì certo, ma in realtà si tratta almeno per ora di una moda, che come sempre è seguita da un certo numero di persone che forse possono permetterselo, agli altri continuerà ad andare benissimo la tenda e il fornelletto da campeggio.
In Italia?
Nel nostro Paese per ora, come dicevo, siamo ancora all’inizio, e questa moda più che vissuta è solo percepita. Fa però eccezione il primo villaggio situato in Sardegna ad Alborea: si tratta dell’Alborea Suite Resort, totalmente Glamping,  campeggio di lussoimmerso nella macchia mediterranea, molto chic, con piscine tra cui la jacuzzi, area sport e benessere, e piccole e silenziose car elettriche funzionanti all’interno del villaggio, per non inquinare né acusticamente né tanto meno l’aria.
Insomma ancora una volta prima di partire si guarda nel proprio portafoglio e in banca e poi si decide sulla meta, se qualcuno di voi vuol provare l’esperienza del glamping, magari poi ce lo racconta?


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martedì 6 luglio 2010

PC: Vuoi Creare Un Sito Web Gratuito ...

PC: Vuoi Creare Un Sito Web Gratuito ...

.. BeRuby.

Io non lavoro,storie di italiani improduttivi e felici, Neri Pozza edizioni

Io non lavoro - storie di italiani improduttivi e felici, Neri Pozza ed.


esce in tutte le librerie italiane il libro di Serena Bortone e Mariano Cirino

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Nessuno dei personaggi di questo libro ha mai voluto lavorare, e prima o poi ce l’ha fatta.
L’ereditiera di una famiglia ricca e rispettabile, il grande manager che ha dato scacco ai suoi capi, il fiero sfaccendato che guarda dall’alto le miserie altrui, la sognatrice che si accontenta di poco, l’indolente maestro dell’evasione dalle responsabilità, lo stacanovista che con un colpo di scena è riuscito a vivere di rendita. Tutti accomunati dal miraggio della libertà assoluta.
Il lavoro è una condizione indispensabile per la realizzazione della personalità e la solidità delle strutture sociali, la famiglia, la società, lo Stato. Eppure un’altra vita è possibile, una vita in cui il tempo è a propria disposizione, in cui i giorni scorrono liberi e senza fattori condizionanti. Una vita senza lavoro.

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 Ma un’esistenza del genere presenta molte difficoltà e altrettanti ostacoli. La gestione economica, la sussistenza quotidiana, ma anche l’angoscia di come trascorrere un tempo libero smisurato. E poi la guerra contro il giudizio degli altri, quelli che hanno da fare tutto il giorno, quelli che lavorano. Qualcuno, però, questi problemi li ha saputi affrontare e risolvere con grinta e tenacia.
In una serie di storie vere, appassionanti come un romanzo, scopriamo come vive, cosa pensa, cosa fa tutto il giorno chi ha deciso di rifiutare il lavoro. Da che famiglie vengono, quale Italia li ha allevati, quali demoni della coscienza hanno affrontato compiendo una scelta così fuori dagli schemi. Ma saranno davvero felici? Sono ribelli romantici o vigliacchi da disprezzare? E tutti noi, dobbiamo sognare di diventare come loro?
Il ritratto di una realtà vera e al tempo stessoinverosimile, nel bene e nel male tipicamente italiana. Un nuovo status sociale spesso ignorato, persone che suscitano invidia e fastidio, tenerezza e sorrisi, ammirazione e rabbia a un tempo. Il romanzo collettivo di un gruppo di persone speciali, che è molto più numeroso di quanto si creda.


«Mi spezzo ma non m’impiego».
Ennio Flaiano

Ci sono italiani che hanno scelto di non lavorare neppure per un minuto della propria vita. Altri, dopo aver capito di cosa si tratta, hanno deciso di smettere. E di non provare mai piú il fastidio della sveglia mattutina, la noia di una riunione inutile, il tormento di un capo incompetente. Liberi e indipendenti. Sempre. Come hanno fatto? Che prezzo hanno pagato? Sono mostri o eroi del nostro tempo?
«Io non lavoro»: per la prima volta le storie vere di chi ha smesso di faticare. E ha raggiunto la felicità.

«Non lavorare mai richiede un grande talento».
Guy Debord


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giovedì 1 luglio 2010

Amiche per l'Abruzzo ora in dvd



Il concerto benefico del 21 giugno 2009 è ora in dvd. Le Amiche per l'Abruzo continuano a raccogliere fondi da destinare alle zone colpite dal terremoto.

6 Aprile 2009: l'Abruzzo trema per un terremoto di magnitudo intorno ai 5 gradi della scala Richter. Più scosse che distruggono L'Aquila e paesi limitrofi, facendo più di 300 morti, circa 1600 feriti e intorno ai 70.000 sfollati. La situazione si presenta da subito tragica.
21 giugno 2009: lo stadio San Siro di Milano esplode di voci femminili. Le più brave e famose cantanti donne contemporanee si riuniscono per un concerto di beneficenza, con lo scopo di raccogliere fondi da inviare alle zone terremotate. L'iniziativa viene chiamata Amiche per l'Abruzzo ed ha un forte successo musicale, ma soprattutto umanitario.
Concerto Amiche per l'Abruzzo
Ed eccoci ad oggi, le protagoniste di Amiche per l'Abruzzo hanno continuato per tutto l'anno a lavorare alla loro iniziativa, Amiche per l'Abruzzo: Elisa, Laura Pausini, Gianna Nannini, 
Fiorella Mannoia, Giorgiadesiderando di portare avanti ancora il progetto. Ma chi sono queste cantanti in veste di benefattrici? L'idea del megaconcerto è venuta a Laura Pausini, subito seguita da un gran numero di colleghe, fra tutte le più attive sono state: Gianna Nannini, Elisa, Fiorella Mannoia e Giorgia. Ognuna con un suo compito e una missione. Tutto è iniziato appunto da Laura che, sconvolta per quanto successo in Abruzzo, si è chiesta cosa poter fare concretamente per aiutare. La risposta è stata quasi scontata: cantare. Da qui l'idea di una collaborazione a livello nazionale per riunire le donne della musica italiana. L'evento si è rivelato un gran successo e anche un'idea decisamente nuova, mai vissuta prima a livello mondiale, poiché vedere così tante donne collaborare e andare d'accordo per un nobile fine comune non è da tutti i giorni.
Gli organizzatori dell'evento e le artiste hanno lavorato gratuitamente, riuscendo a raccogliere un gran pubblico che ha permesso di incassare ben un milione e mezzo di euro. La cifra è stata già donata: il 20% all'associazione Onlus Insieme per Camarda e in Assegno donazione  Amiche per l'Abruzzoparte per l'acquisto di case in legno e container necessari nelle zone ancora sotto emergenza. La quota più consistente, 80mila euro, sono stati destinati alla costruzione di una mensa e un'aula ricreativa nella sede provvisoria della scuola Edmondo de Amicis, la cui sede è in piena zona rossa ed è stata seriamente danneggiata dalla catastrofe naturale.
Le amiche hanno anche fondato una loro associazione no profit, chiamata Madraxa, acronimo di Madrine Amiche X l'Abruzzo, di cui la Pausini è presidente.
Purtroppo c'è da dire che anche loro, donne belle e famose, hanno incontrato non pochi ostacoli burocratici e pratici nel vedere l'utilizzo reale dei soldi devoluti. Però sono caparbie e testarde, come forse solo le donne sanno essere, e sembra che non molleranno fino a quando non otterranno un risultato soddisfacente.

Partecipanti Amiche per l'AbruzzoIl concerto ha visto l'adesione di ben 102 cantanti, di cui 43 si sono esibite sul palco. Nel pomeriggio le esibizioni erano live, solo per il pubblico presente nello stadio. Mentre la sera le performance sono state trasmette in diretta radiofonica da ben 12 emittenti nazionali quali: Radio Deejay, RTL 102.5, RDS, Radio 101, Kiss Kiss Radio, Radio 105, Virgin Radio, Radio Capital, Radio Monte Carlo, M2o, Radio Italia, Radio 24 e anche sulla rete televisiva MTV Italia. Commentate da dj donne note e amate dagli ascoltatori, tra le altre Paola Maugeri, Nicoletta, Rosaria Renna, La Pina e Tamarà Dona.
Si sono alternati duetti inediti e esibizioni singole di brani famosi della musica italiana e internazionale di ogni tempo, ecco l'elenco delle esibizioni:
Prima parte Seconda parte
Paola e Chiara eseguono una coreografia durante il concerto
Antonella Ruggiero - Ave maria (di Fabrizio de André)
Senit - No more
Jo Squillo - Siamo donne
Irene Fornaciari - Sorelle d'Italia
Fiordaliso e Annalisa Minetti - Non voglio mica la luna
Alexia - Dimmi come...
Nicky Nicolai, Simona Molinari & Karima - Un'avventura (di Mogol e Lucio Battisti)
Arisa - Sincerità
Mariella Nava, Rossana Casale e Andrea Mirò - Spalle al muro (di Renato Zero)
Malika Ayane - Felling Better, Come foglie
Rettore - Kobra, Lamette
Noemi - Briciole
L'Aura e Chiara Canzian - Novembre '96, Radio star, Natural woman (di Aretha Franklin)
Mietta - Baciami adesso, Vattene amore
Mietta e Irene Fornaciari - Madre dolcissima (di Zucchero)
Syria - Sei tu
Alessandra Amoroso - Stupida, Immobile
Alice - Il contatto, Per Elisa
Dolcenera - Mai più noi due, Com'è straordinaria la vita, Il mio amore unico
Anna Oxa - Processo a me stessa, Ti lascerò, Imagine (di John Lennon)
Ivana Spagna - Easy lady, Call me
Paola e Chiara - Vamos a bailar, Festival, Viva el amor, Fino alla fine
Carmen Consoli, Elisa, Fiorella Mannoia, Laura Pausini e Giorgia - Quello che le donne non dicono
Giusy Ferreri - In assenza, La scala, Stai fermo lì
Irene Grandi - Prima di partire per un lungo viaggio, Bum Bum
Irene Grandi, Dolcenera, Noemi e Syria - La tua ragazza sempre, Blowing in the wind (di Bob Dylan)
Carmen Consoli, Marina Rei e Paola Turci - I miei complimenti, Bambini, Fiori d'arancio
Nada, Carmen Consoli, Marina Rei e Paola Turci - Ma che freddo fa
Fiorella Mannoia - Oh che sarà, I treni a vapore, Smisurata preghiera (di Fabrizio De Andrè), Sally (di Vasco Rossi)
Fiorella Mannoia & Laura Pausini - E penso a te (di Lucio Battisti)
Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Giorgia, Elisa e Carmen Consoli - Quello che le donne non dicono
Giorgia - Girasole, Di sole e d'azzurro, Vivi davvero, Per fare a meno di te, Marzo
Giorgia e Laura Pausini - Gocce di memoria
Giorgia e Elisa - E poi
Elisa - Stay, Una poesia anche per te
Elisa e Gianna Nannini - Gli ostacoli del cuore
Elisa e Fiorella Mannoia - Eppure sentire (Un senso di te)
Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Elisa e Giorgia - Donna D'Onna durante il concerto Elisa e Giorgia - Heaven out of Hell
Elisa e Laura Pausini - Rainbow
Elisa, Laura Pausini e Irene Grandi - Luce (tramonti a nord-est)
Laura Pausini - Io canto, Come se non fosse stato mai amore, E ritorno da te, Invece no
Laura Pausini e Elisa - Tra te e il mare
Laura Pausini e Giorgia - Primavera in anticipo (It is my song)
Laura Pausini e Gianna Nannini - La solitudine
Gianna Nannini - America, Attimo, Maledetto ciao, Bello e impossibile, Fotoromanza, Meravigliosa creatura
Gianna Nannini e Giorgia - Amandoti, Come saprei
Gianna Nannini e Laura Pausini - Sei nell'anima
Gianna Nannini, Laura Pausini, Giorgia, Elisa e Fiorella Mannoia - Donna D'Onna
Tutte le artiste - Il mio canto libero (di Mogol e Lucio Battisti)
Il dvd raccoglie parte delle esibizioni del 21 giugno, scelte e montate non senza difficoltà, a causa dei tagli necessari. Il risultato è comunque qualcosa di unico e bello, sia da sentire che da vedere, perché traspare la grande intesa sul palco e Amiche per l'Abruzzo logoanche la grande partecipazione sincera del pubblico nello stadio. Come chiusura della serata è stata scelta l'esibizione delle cinque madrine che cantano Donna D'Onna (Onna è uno dei paesi abruzzesi più colpiti dal terremoto), canzone simbolo della manifestazione, scritta dalla grande Gianna Nannini e da Isabella Santacroce.
Il dvd è in vendita dal 22 giugno, al costo di soli 14,90 euro, che andranno anch'essi devoluti ad associazioni caritas abruzzesi. Si può trovare in tutti i negozi di musica, sul sito Ticketone e nelle edicole, distribuito dalla Panini e con un gadget in più: un libretto di foto scattate da Paola e Chiara sui luoghi terremotati.
Sul sito ufficiale Amicheperlabruzzo.com potete trovare l'elenco di tutte le cantanti, gli appuntamenti radiofonici o televisivi e tutti i dettagli e le novità su questo bel progetto in rosa.

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Previsioni per il 2018






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Siete ancora indecisi su dove trascorrere le prossime vacanze ...



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Siete ancora indecisi su dove trascorrere le prossime vacanze? Ecco alcune idee che danno spazio al divertimento, all’ecologia e al relax.


Probabilmente in tanti hanno già scelto la meta delle proprie vacanze, ma tanti sono ancora alla ricerca di un luogo dove poter trascorrere un piacevole soggiorno, così possiamo vedere quali sono le mete più quotate per prendere qualche spunto o qualche suggerimento.


Mykonos
Sarà per la crisi che ha investito la Grecia, ma tra le mete più gettonate ci sono le numerose località di questo paese pieno di storia e di mare che offrono a prezzi veramente convenienti per vacanze molto interessanti. Tra le scelte preferite, per vacanze all’insegna della vita notturna ma anche della spiaggia, c’è l’isola di Mykonos, collocata nella parte sud est dell’arcipelago greco nell’Egeo meridionale, è tra le isole più caratteristiche e più trendy del momento.
Di dimensioni ridotte, solo 86 km2, annovera però delle bellissime spiagge, quasi tutte situate nella parte meridionale dell’isola, tra queste Elià, Paradise, Super Paradise, Kalafatis e Paraga, Psarou, Panormos e Aghios.
Se siete anche amanti del windsurf, è il posto ideale, grazie al vento adatto a questo tipo di attività. Grazie a questo si possono ammirare dei caratteristici mulini a vento bianchi come bianche sono le case e se dagli anni ottanta sino agli anni novanta era famosa per essere un luogo alternativo (preferito dal turismo gay e dal turismo naturista), ormai è invece diventata un luogo vacanziero cosmopolita, meta di parecchi vip e personaggi famosi per la sua vita notturna grazie ai tanti locali, discoteche e negozi sempre aperti.
Mykonos è comoda da raggiungere nei mesi estivi, anche direttamente con dei voli low cost oppure tramite scalo in altri aeroporti della Grecia. Trovate accoglienza in alberghi e resort, ma è diffusissimo l’affitto di camere.
Per maggiori informazioni: www.mykonosgrecia.it


Minorca
Rimanendo nelle isole, ci spostiamo alle Baleari,  ma la nuova meta di quest’anno, per chi ama il relax e il turismo ‘eco consapevole’, è Minorca, nel Mar Mediterraneo che con Maiorca e Ibiza completa le quattro isole vacanziere.
Dichiarata riserva della biosfera dall’UNESCO, mantiene incontaminati i suoi luoghi più belli come le spiagge dalla sabbia rossa, bianca o dorata, dove spesso la pineta arriva quasi in acqua. Ce ne sono ben 75, ma le più belle sono di non semplice raggiungimento, o via mare o tramite percorsi in sentieri e stradine non battute: Cala Macarelleta, Cala Santa Galdana, Cala En Turqueta (la spiaggia turchese) e anche Cala d'Algairens dove sentirsi come in una ‘vasca da bagno’ con acqua bassa e colori incredibili.
Se amate le immersioni sono bellissime invece vicino a un faro le spiagge di Cala Presili e Cala Tortuga. Per raggiungere l’isola bisogna volare a Maiorca e prendere poi un traghetto, mentre per l’alloggio ci sono moltissimi B&B economici e anche appartamenti molto caratteristici.
Per maggiori informazioni: http://menorca.costasur.com/


Lampedusa
Continuiamo con le isole, ma torniamo in Italia, anzi, diciamo che siamo più vicini all’Africa, ma l’Isola di Lampedusa fa parte del territorio italiano e fa parte del gruppo delle Isole Pelagie. In quest’isola ci sono spiagge bellissime, ambiente ancora parzialmente incontaminato e, se amate gli animali, nei mesi estivi potrete ammirare la riproduzione delle tartarughe marine Caretta Caretta nella Spiaggia dei Conigli.
Nonostante Lampedusa sia famosa alle cronache per essere posto di transito per gli sbarchi dei clandestini, l’ambiente è molto tranquillo e l’accoglienza veramente ‘siciliana’.
Tra le spiagge più belle Cala Calandra, Cala Creta, Cala Pisana e Cala Uccello famosa per il panorama subacqueo e anche per i delfini. I collegamenti con il continente sono per via aerea grazie all’aeroporto presente oppure dalla Sicilia con gli aliscafi.
Per l’ospitalità potete trovare alberghi, residence o anche appartamenti, diversi i siti da consultare tra questi www.lampedusa.it.


Se avete trovate quello che vi piace, non vi resta che organizzarvi. 

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Personalità rigide

Personalità rigide e inflessibili. Chi non riesce ad ammorbidirsi nei confronti degli altri spesso non lo fa nemmeno con se stesso.


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Persone con un ideale di perfezione molto alto, vedono solo il bianco o il nero, perdonano gli altri, ma non loro stessi. Sono uomini e donne con una personalità molto rigida, quelli che non riescono mai a riconoscere i propri meriti e non vedono le sfumature della vita. Ma cosa si nasconde dietro a questo atteggiamento. Imparare a rilassarsi ed essere più flessibili però, si può, perché la vita non è una gara, ma una strada da percorrere con tranquillità.
Le persone infallibili
È normale e positivo che ognuno di noi abbia un traguardo nella vita, ma dal momento che si è umani talvolta si possono anche commettere degli errori e la meta prefissata può subire dei cambiamenti. Questo però non è normale per tutti, perché le persone poco flessibili e molto rigide non concepiscono l’eventualità di sbagliare mentre si sta svolgendo un compito. Queste persone vogliono sempre dare prestazioni al massimo e se qualcosa va storto non sanno accettare le alternative. Chi è rigido, così, tende a non smuoversi dalle proprie posizioni e a non adattarsi alle varie situazioni e crede di essere apprezzato dagli altri per questa sua caratteristica.
Prima
 il dovere poi il piacerePersone poco elastiche: perché?
Molto spesso, in certi contesti famigliari, si è cresciuti sentendosi dire “Prima il dovere e poi il piacere”, ma il piacere il più delle volte non arrivava mai, perché si poteva fare ancora meglio il dovere. Chi è cresciuto con un’educazione così rigida, con genitori ossessionati dal dovere, dalla morale e dalle regole, sviluppa poi una personalità poco indulgente con se stesso, e talvolta anche con gli altri. Il condizionamento educativo permane e il passato riaffiora inconsciamente nella frase “mi sentirò bene solo se sarò impeccabile, puntuale e perfetto”.
Riconoscere i propri limiti
Il benessere psicofisico si raggiunge anche grazie alla capacità di essere indulgenti nei propri confronti. Per prima cosa bisogna riconoscere e ammettere la propria rigidità; essere consapevoli è il primo passo per raggiungere un equilibrio emotivo che consente di vivere più serenamente. Fondamentale imparare a perdonarsi, riconoscendo i propri meriti, godendo dei piaceri della vita, notando le sfumature di grigio che si possono creare mescolando il bianco e il nero. Cambiare le abitudini non è semplice, ma si può provare.
Cambiare si può
Diventare più tolleranti, meno esigenti e più flessibili si può. Per prima cosa bisogna tenere un diario su cui annotare ogni Rigiditàgiorno almeno 5 cose per cui siamo stati bravi, e 5 che ci hanno fatto piacere. Poi bisogna dedicare ameno mezz’ora al giorno ad attività piacevoli e non che hanno per forza un fine. Infine notare le piccole differenze, tra noi e gli altri; se noi siamo molto pignoli, individuiamo tra amici e parenti chi invece non lo è per nulla. Immaginiamo o tracciamo un’ipotetica linea, dove da una parte ci saremo noi e all’opposto la persona individuata. Impariamo a vedere che tra noi e lei, ci possono essere molte altre posizioni, e che quindi si può imparare un giusto mezzo.


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