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mercoledì 28 luglio 2010

Sentirsi bene nudi



Qualunque sia il grado di perfezione fisica, mostrarsi senza veli, o coperti da un costume ridotto, è una situazione che spesso mette a disagio. Siamo sempre molto severi con noi stessi, ma proviamo a smetterla con questo atteggiamento e cerchiamo di scovare quell’autenticità che ciascuno possiede. La vera sensualità può trasgredire tutti i canoni estetici!


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Lo sguardo inquisitore che posiamo sul nostro corpo deriva dalla somma di tanti sguardi ricevuti nella nostra vita. Commenti non proprio appropriati di genitori, famigliari, amici, fidanzati, che restano impressi nella nostra memoria anche a distanza di anni. Ogni tanto queste vocine emergono e ci ricordano che quella parte del nostro corpo investita da tanti sentimenti negativi ha qualcosa di sbagliato. Per questo motivo ogni volta che dobbiamo confrontarci con il nostro corpo privo di veli ci sembra di dover superare un esame con estrema sofferenza . In questo modo il corpo viene vissuto come un peso ingombrate, qualcosa che portiamo in giro ma che non ci appartiene. Eppure stare bene nudi è un modo per sentirsi liberi e sensuali. Come riuscire ad apprezzare il nostro corpo?
Amore per il corpo
Il corpo è plasmato dalla mente per questo bisogna per prima cosa spezzare quei pensieri negativi e pensare che il nostro corpo non è che l’altra faccia dell’anima, il simbolo di una profonda intimità, e merita amore e attenzione. Per recuperare questo affetto verso di noi possiamo avere attenzione per i piccoli gesti quotidiani di “manutenzione” e trasformarli in momenti di attenzione per se stessi, cura e conoscenza di sé.
Vivere bene col proprio corpo
Gli esercizi per vivere bene con il corpo
  1. Fare pace con la nudità: Ogni giorno è importante prendersi qualche piccola pausa per prendere contatto con il proprio corpo: respirare a fondo con gli occhi chiusi, annusarsi la pelle, accarezzarsi braccia e gambe. Massaggiarsi il corpo con oli e creme e percorrerlo tutto con le mani. L’automassaggio aiuta a ricordarci che siamo tridimensionali, fatti di pelle, scheletro, carne e muscoli.
  2. Spogliarsi e lavarsi lentamente: Bisogna imparare a non spogliarsi meccanicamente ma rallentando i ritmi, togliendo un capo alla volta, con calma, facendo delle pause e ascoltando le sensazioni che emergono. Sollievo? Imbarazzo? Vergogna? Non giudicate le sensazioni ma accettatele. Lo stesso esercizio va ripetuto sotto la doccia: esplorate il corpo, sentite la morbidezza, le curve.
  3. Guardarsi allo specchio: Ora mettetevi davanti allo specchio, vestiti, e guardatevi; ma quello che appare, agghindato e coperto, non è il vostro corpo. Osservarsi nudi è un’altra cosa, e se di solito lo si fa frettolosamente, o proprio non lo si fa, è perché si temono le emozioni che possono venire a galla. Mettete uno specchio intero in bagno, così da osservarvi durante i vostri gesti quotidiani di lavarsi e mettere la crema. Serve per familiarizzare con la vostra immagine; all’inizio è faticoso, ma con il tempo diventerete amici del vostro corpo.
  4. Osare: Stare nudi è naturale, in casa, senza pensieri morbosi e condanne, regala un senso di libertà. C’è chi ama anche vivere la nudità in natura, ma se l’imbarazzo è troppo forte non perdete l’occasione di stare almeno a piedi nudi!

Camminare a piedi nudi



Nel parco, sul prato, sui ciottoli o sulla sabbia:
 toglietevi le scarpe
 e affondate i vostri piedi nudi su una di queste superfici.
 leggi qui

 http://cipiri3.blogspot.it/2010/07/camminare-piedi-nudi.html





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